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Il 16 gennaio 2023 è un giorno che resterà inciso nella memoria dell’Italia; un giorno imprescindibile per lo Stato, una festa come l’ha giustamente definita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, un giorno di vittoria per la Repubblica. Perché oggi è stato abbattuto un nemico storico e simbolico dello Stato – l’ultimo dei c.d. capi di “prima grandezza” – perché oggi come fu già nel 1993 e nel 2005 lo Stato ha dimostrato che non esistono latitanze tali da impedire al braccio della giustizia di colpire i suoi nemici. Si chiude una pagina della nostra storia, drammatica, fatta di sangue e di sacrifici, di coraggio e di spietatezza. Oggi forse quella speranza che si disse morta in quel celebre cartello apparso nel giorno in cui proprio “ Cosa nostra” crivellava di colpi a Palermo il Generale Dalla Chiesa è ancora viva. Come vive rimarranno le parole del Comandante del ROS, Gen. Pasquale Angelosanto che annuncia all’Italia e al mondo che ancora una volta ha prevalso l’Italia, quella degli eroi, gli uomini in divisa, dei Carabinieri.


Oggi l’Arma dei Carabinieri ha chiuso una guerra che lo Stato ha vinto, pagando un prezzo alto.
Domani – in realtà già ora – inizieranno i soliti complottismi, le solite inchieste televisive, i blogger e i YouTuber, i dubbi e le ricostruzioni fantasiose, cioè il nulla. Gli eterni opinionisti del giorno dopo. Oggi però vincono i carabinieri e vince lo Stato !