Lo sciopero organizato dalla CGIL e dall UIL per il 17 novembre sta scaldando gli animi della politica italiana. Landini e Bombardieri negli ultimi giorni si stanno apertamente scontrando col leader della Lega, Matteo Salvini, che tra le file del governo pare essere uno dei principali attori schieratosi contro lo sciopero generale indetto dalle sigle sindacali.
I sindacati italiani – o meglio la triade sindacale – si sono divisi innanzi alla manovra economica progettata dal Governo Meloni. CGIL e UIL si sono dichiarati fortemente contrari, mentre la CISL – più ragionevolmente – si è detta disponibile al confronto per migliorare quello che – a partire dai pochissimi fondi economici disponibili – è possibile modificare in meglio. Dopo, quindi, l’iniziale contrasto tra governo e CGIL/UIL, i due sindacati sono andati pesantemente all’attacco del governo, dichiarando per giovedì 17 novembre lo sciopero nazionale.
Allora, fermi tutti. Due sindacati dichiarano lo sciopero nazionale. Ma contro che cosa? Tenetevi forte: “sciopero nazionale contro la manovra”. Contro la manovra! C O N T R O L A M A N O V R A ! Non siamo impazziti, non ve ne preoccupate. Vogliamo solo sottolineare l’assurdità di tale scelta. Come se domani un sindacato si svegliasse e decidesse di fare uno sciopero contro l’Unione Europea o contro l’ONU o contro, non so, il funzionamento del procedimento legislativo italiano… cioè un qualcosa di totalmente indefinito, privo di concreti riferimenti. La manovra contiene oltre 90 articoli. Novanta! Quindi CGIL e UIL sono contro tutti e 90 gli articoli?!
Già questo è sufficiente per dimostrare la pochezza, l’incapacità dei sindacati italiani, che arrivano quasi a far tenerezza. Però, dobbiamo anche dire che non è corretto fare di tutta l’erba un fascio e dire chiaramente che vi sono alcune sigle sindacali (come CISL, Confsal e altre) che invece hanno sempre dimostrato la propria comprensione innanzi alle difficoltà economiche del “sistema Italia”.
Ma il bello viene ora. Il Ministro dei trasporti avvisa – poco dopo l’annuncio dello sciopero – che sospendere le attività di tutto il settore pubblico dei trasporti avrebbe determinato la precettazione da parte del MIT. Ci mancherebbe altro: ma per Landini e Bombardieri è realmente possibile interrompere tutto il sistema dei trasporti? Ma per piacere… da una parte la gente vuole lavorare mica star dietro alle fandonie di CGIL e UIL, dall’altra la gente vuole ANDARE a lavorare senza dover essere penalizzata da scioperi che sistematicamente – ma sarà un caso, certo sarà un caso – vengono organizzati di venerdì. Dopo l’annuncio di Salvini, i due sindacati – dimostrando di muoversi in una chiave ideologicamente politica – hanno confermato lo sciopero generale, non presentandosi nemmeno all’incontro definitivo col Ministro organizzato per ieri (lunedì 14, n.d.r.).
Bombardieri (ma qualcuno lo ha realmente presente se lo incontra per strada?) ha addirittura accusato il ministro dei trasporti di “squadrismo istituzionale”. Squadrismo istituzionale?! Ma forse qui qualcuno ha perso il lume della ragione. Lo squadrismo è stato quel terribile e schifoso modus operandi delle camicie nere in Italia – e di altri movimenti autoritari e violenti in giro per il mondo – che metteva fuori gioco con la violenza fisica chi non la pensava nella medesima maniera. Lo squadrismo ha causato feriti, sangue, morte… lo squadrismo ha ammazzato in Italia non solo prima e durante il periodo fascista, ma anche negli anni ’70 quando – per motivi politici – sono morti decine e decine di ragazzi.
Non rimane che una parola: vergogna. Si, Bombardieri deve vergognarsi di aver detto tali parole. E, anzi, anche un consiglio ci sentiamo di rivolgere al leader della UIL: dopo aver letto cosa significa “squadrismo”, pensi anche a far rinvigorire un pò il sindacato da lui guidato e con esso il sindacalismo italiano.