Da giorni se ne stava parlando, e forse più di altre volte il sistema finanziario italiano, e con esso il governo, è rimasto con il fiato sospeso fino alla fine. Venerdì è il giorno designato, il più importante per l’Italia da mesi. Venerdì Moody’s, la più severa fra le agenzie di rating, avrebbe giudicato la stabilità finanziaria del nostro paese ma stavolta, più che in passato, il suo voto poteva rivelarsi particolarmente incisivo.
Ci sono sostanzialmente due categorie che classificano le obbligazioni governative: prodotti investment grade e non investment grade. Gli investment grade sono indicatori dell’affidabilità di azioni o altri strumenti finanziari ritenuti degni di fede da investitori istituzionali. Sono identificabili attraverso il loro rating, in quanto, secondo le varie legislazioni nazionali, esiste un limite minimo di valutazione sotto il quale gli istituzionali non possono trattare.
Uno strumento è definito “non investment grade” se il suo rating è inferiore a Baa2 nella scala di Moody’s. Questo significa che rappresenta un investimento rischioso. L’italia era classificata dall’agenzia di rating come Baa3, al limite degli “investimenti sicuri”. Se il rating fosse sceso gli investitori istituzionali come fondi pensione o compagnie di assicurazione non avrebbero più potuto acquistare i buoni del tesoro italiano con conseguenti ricadute sul nostro debito e sullo spread.
Ma ciò non è stato, non solo Moody’s ha confermato il rating Baa3 dell’Italia ma ha alzato a stabile da negativo l’outlook. La decisione, spiega l’agenzia di classificazione, “riflette una stabilizzazione delle prospettive per la forza economica del Paese, la salute del settore bancario e le dinamiche del debito pubblico. Le prospettive economiche cicliche di medio termine continuano a essere sostenute dall’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia e i rischi per le forniture energetiche sono diminuiti, in parte grazie alla forte azione politica del governo”
Questa è una vittoria per la stabilità del paese, una vittoria per gli italiani, una vittoria per Giorgia Meloni!